Mariapia Statile

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The Art of the Brick: le opere di Nathan Sawaya

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[Foto nel testo ©Mariapia Statile]

Presso il foyer dell’Auditorium – Parco della Musica di Roma sono esposte le opere di Nathan Sawaya: è un avvocato che ha dichiarato di sentire la necessità di creare quando la sera rientrava a casa!

“The Art of the Brick”, Roma 2017 (ph ©Mariapia Statile)

Per le sue creazioni ha scelto un materiale insolito, che nessuno aveva mai usato finora, ossia i mattoncini Lego: li adorava da piccolo e non ha smesso di farlo e soprattutto di rinnegarlo, anche da grande!

Poter osservare la tridimensionalità delle opere, come ad esempio “La Grande Onda” di Hokusai, unitamente alla possibilità di entrare visivamente all’intero dell’opera, questa la sensazione che ho provato dinanzi al “Bacio” di Klimt, è ciò che mi ha colpito maggiormente e credo che è proprio in questo che risiedano originalità e spettacolarità della sua arte.

Inutile dire che mi sono sciolta nella sala de “I Maestri del Passato”: lì c’erano il David, la Venere di Milo, la Nike di Samotracia, l’Augusto di Prima Porta, il Discobolo…e tanto altro ancora!

Insomma, una mostra singolare dove puoi “entrare” nelle opere pittoriche, “osservare” la volumetria delle sculture, dove sei avvolto dai colori sgargianti di quei mattoncini che hanno scandito una fase della tua infanzia…Sì! Perché tutti da bambini abbiamo giocato con i Lego!
E allora rientri a casa quasi come se avessi vissuto un flashback di un momento di vita…quasi come in un sogno…Concordo in pieno quanto afferma lo stesso Sawaya: L’Arte nutre la mente, sia essa di creta, pittura, legno o giocattoli moderni”.

RIPRODUZIONE RISERVATA ©Mariapia Statile

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