[Foto nel testo ©Mariapia Statile]
Il giardino all’italiana nasce nel XV secolo ed è pensato come un’estensione della casa, quindi, sua parte integrante.
Caratteristiche principali sono la geometria dei tracciati e delle aiuole, siepi potate in forme regolari, presenza costante di statue e l’uso di piante sepreverdi.
Un esempio tipico è quello di Villa Savorelli a Sutri, che conserva veri e propri monumenti vegetali costituiti per lo più da siepi di alloro ed esemplari di bosso centenari.
L’intero giardino è suddiviso in tre riquadri: due sul lato sud della villa, raffiguranti lo stemma della famiglia Savorelli e il terzo, più antico, fra la Chiesa della Madonna del Monte e la villa.
Subito dopo l’ingresso troviamo la fontana in piperino realizzata dall scultore Alfredo Biagini (1886-1952, scultore, ceramista e decoratore d’interni italiano), che si presenta con vasca semicircolare decorata da una doppia voluta e, sul mascherone centrale, poggia il motivo terminale a pigna
All’interno del giardino di fronte alla Villa, si trova la Chiesa di Santa Maria del Monte con la facciata in stile barocco fiancheggiata da due campanili. La sua datazione originaria è da collocare presumibilmente all’inizio del XIII secolo.
Nella parte orientale si apre un lungo viale si apre il cosiddetto Bosco Sacro in riferimento all’antica credenza pagana, secondo la quale foreste e boschi, erano abitati da ninfe e fauni, personificazioni simboliche della capacità di rinnovamento propria della natura. Questo bosco custodisce una lecceta secolare, testimone centenaria di apesaggi storici e di vicende legate alle varie famiglie che qui vi sono passate.
Brevi cenni storici:
La villa agli inizi del XVI secolo era una casa di campagna di modeste dimensioni, di proprietà della famiglia fiorentina Altoviti, che la ottennero a seguito di una donazione da parte di Papa Clemente VII.
Nel corso del tempo. la villa fu progressivamente abbandonata dalla famiglia Altoviti, pertanto l’ultimo discendente decise di nominare nel 1629 come unico erede universale, il marchese Giovanni Battista Muti Papazzurri, il quale intervenì con lavori di ampliamento della proprietà e curando la riedificzione della Chiesa di Santa Maria del Monte.
Verso la metà del ‘700 la famiglia Muti Papazzurri si estinse e l’intera proprietà passò in eredità ai conti Savorelli fino al 1944, quando la villa fu incendiata dalle truppe tedesche in ritirata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Finita la Guerra, gli ultimi eredi della famiglia Savorelli decisero di vendere la villa alla famiglia romana degli Staderini.
Dal 1987 con il fallimento dell’ultimo proprietario, l’intero immobile passò di proprietà al comune di Sutri.
Esistono molti altri esempi di giardini all’italiana ma ne riporto qui di seguito alcuni con relativo link:
– Giardino della Reggia di Caserta
– Giardini di Boboli a Firenze
– Villa d’Este a Tivoli
– Villa Lante a Bagnaia
– Villa Farnese a Caprarola
– Giardino degli Specchi a Castel Gandolfo
Arrivederci alla prossima destinazione…
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Letture consigliate:
giardino, s.v., in Enciclopedia Treccani
A. Tagliolini, Storia del giardino italiano. Gli artisti, l’invenzione, le forme dell’antichità al XIV secolo, 1994
M. Statile, L’antica città di Sutri nelle sue evidenze archeologico-rupestri, in OsservArcheologiA, 2021
– ulteriore bibliografia è consultabile sul sito del Comune di Sutri cliccando >QUI<
Inoltre:
“Cultura pet-friendly” a cura di Mariapia Statile
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