Il 26 e 30 aprile l’Opificio Pietre Dure
protagonista del Salone fiorentino del Restauro
Comunicato Stampa
L’Opificio delle Pietre Dure sarà tra i più attesi protagonisti della nona edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, dal 25 aprile al primo maggio, alla Fortezza da Basso.
La presenza dell’Istituzione fiorentina è tra le più attese della manifestazione fieristica: gli operatori italiani ed internazionali del restauro apprezzano la presenza dell’OPD per l’opportunità di confrontarsi con chi da secoli (l’Opificio è l’espressione di una tradizione che risale al lontano 1588) realizza interventi che divengono esemplari nel variegato mondo del restauro dei beni culturali.
Per rispondere a tanto interesse l’Opificio sarà al Salone per l’intera giornata del 26 aprile. Giornata intensissima di interventi, confronti e idee. Con anche una appendice il giorno 30 aprile.
Nella mattinata di venerdì 26 (dalle 9:30 nella Sala della scherma alla Fortezza da Basso) Emanuela Daffra, Soprintendente dell’Opificio accanto a Cristina Acidini, Presidente dell’Opera di Santa Croce e Presidente della Fondazione Roberto Longhi, oltre che dai responsabili dei settori in cui si articola l’Istituzione fiorentina, illustreranno avanzamento e risultati di alcuni recenti grandi progetti di conservazione effettuati su capolavori fiorentini, selezionati per la notorietà delle opere d’arte, per la complessità degli interventi e per le ricerche e la metodologia messe in campo.
Il primo focus sarà sul progetto di studio e restauro degli affreschi di Giotto nella Cappella Bardi, con interventi di Renata Pintus e Maria Rosa Lanfranchi:
Per illustrare poi La “memoria sepolcrale al grande Alfieri” di Antonio Canova in Santa Croce. Il restauro e lo studio della tecnica costruttiva interverranno Riccardo Gennaioli, Camilla Mancini, Franca Sorella e Paola Lorenzi:
Dall’antico al contemporaneo con l’illustrazione del Restauro di ‘Guerriero con scudo’ di Henry Moore: problematiche interne ed esterne di un grande bronzo del Novecento con interventi di Renata Pintus, Stefania Agnoletti, Maria Baruffetti, Merj Nesi e Aurea Restauro:
“La seconda sessione (con inizio alle 11:30) sarà dedicata – anticipa la Soprintendente Daffra – ai risultati delle tesi di diploma discusse negli ultimi due anni alla Scuola di Alta Formazione e Studio (SAFS) dell’OPD, di sicuro interesse, soprattutto per gli addetti ai lavori, per l’approccio fortemente sperimentale e gli elementi di innovazione usualmente connessi ai lavori di tesi presso la SAFS: Nuovi professionisti e inediti percorsi di ricerca. Tesi discusse alla SAFS dell’OPD.
Coordina gli interventi Letizia Montalbano, Direttore tecnico del Settore restauro Materiali cartacei e membranacei, già Direttrice della SAFS.
La parola passerà quindi agli autori delle singole tesi: Alessia Bianchi, che ha indagato Il restauro del “Libro di disegni” di Baldassarre Franceschini detto Il Volterrano della Fondazione Roberto Longhi di Firenze; Selene Chersicla che ha approfondito Il Modello per il pannello in pietre dure “Vaso con Fiori” di Edoardo Marchionni del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure; Giulia Ciabattini che propone Il fondo Leonardo Savioli: dal Centro Pecci allo studio dell’artista. Restauro strutturale di un dipinto su compensato; Giorgia Mori: Un codice miniato trecentesco: il Laudario di Santo Spirito alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, mentre il caso de Il manifesto di Alphonse Mucha per l’’Imprimerie cassan fils della Collezione Salce: problematiche del ‘de-restauro’ del patrimonio effimero è trattato da Lavinia Nasoni; “Il restauro del primo fondo di pellicole fotografiche appartenente alla Commissione Vinciana relative al manoscritto di Leonardo da Vinci “Dell’anatomia” è il tema di Matilde Ticci; Il Trittico di Nocria della cerchia di Paolo da Visso, a Castelsantangelo sul Nera, danneggiato dal sisma del 2016 è stato l’oggetto di indagine di Petra Farioli.
Gli interventi di restauro, per poterli realizzare, necessitano di chi li finanzi. Tema da sempre di evidente attualità. Uno dei mezzi per reperire fonti finanziarie sicuramente è l’Art Bonus.
A 10 anni dalla sua entrata in vigore, l’Art Bonus ha consentito a numerose amministrazioni pubbliche di realizzare importanti interventi di protezione, manutenzione e restauro del patrimonio culturale pubblico grazie al supporto di aziende, fondazioni bancarie e privati cittadini. In questo incontro ALES S.p.A., società responsabile del programma di gestione e promozione dell’Art Bonus per conto del Ministero della Cultura, approfondirà gli aspetti applicativi della norma e dialogherà con alcuni enti beneficiari di Art Bonus tra i più rappresentativi nel panorama nazionale per qualità e numero di interventi realizzati con il sostegno finanziario di mecenati: l’Opificio delle Pietre Dure, la Direzione Regionale Musei Toscana MiC, il Comune di Firenze”.
Dalle 14:30 alle 16:00, nella Sala incontri MiC, si discuterà perciò su “La sostenibilità economica dei progetti di restauro attraverso l’Art Bonus”, a cura di ALES Arte Lavoro e Servizi S.p.a. in collaborazione con Opificio delle Pietre Dure, Direzione Regionale Musei della Toscana e Comune di Firenze. Sono previsti gli interventi di Lucia Steri, Responsabile Comunicazione Art Bonus Ales S.p.A.; Emanuela Daffra, Soprintendente OPD e Direttore DRM Lombardia; Fabrizio Vallelonga, Funzionario MiC DRM Toscana e Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi; Giorgio Caselli, Dirigente Servizio Belle Arti del Comune di Firenze.
I contributi dell’OPD al Salone del restauro proseguono nel pomeriggio alle 17:15 in Sala Sottani per presentare le novità editoriali della collana dell’Opificio “Problemi di Conservazione e Restauro” edita da Edifir edizioni Firenze. Una collana, fondata da Marco Ciatti, che ha una lunga e gloriosa tradizione, tant’è che ad essere presentato è il suo 63^ volume, dedicato a “Il restauro del fregio di Andrea Pucci Sardi da Empoli” a cura di Matteo Ceriana, Riccardo Gennaioli, Sandra Rossi (Firenze, 2024). Interverrà Paola D’Agostino, già Direttore dei Musei del Bargello, dove il fregio è custodito, alla presenza degli autori e curatori del volume.
Altro appuntamento, martedì 30 aprile dalle 14:00 alle 15:30, a cura della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, nella Sala incontri MiC. Tema: “Restauro e ricerche; attività della Soprintendenza ABAP di Firenze”.
“La Cappella Brancacci nella chiesa del Carmine a Firenze: un protocollo per la diagnostica, la manutenzione, il monitoraggio e lo studio delle pitture murali. La conclusione del cantiere” è il titolo di un denso racconto che darà conto dei risultati di circa due anni di osservazioni su uno dei capolavori del primo rinascimento fiorentino. Intervengono: Antonella Ranaldi, SABAP per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato; Alberto Felici, SABAP per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato; Emanuela Daffra, Opificio delle Pietre Dure; Sara Penoni, Opificio delle Pietre Dure; Giorgio Caselli, Comune di Firenze; Cristiano Riminesi, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Simonetta Brandolini D’adda, Friends of Florence.
“Una presenza articolata dunque” sottolinea Emanuela Daffra “che non solo dà conto dei molteplici fronti su cui l’Istituto si impegna, ma anche della sua fisionomia naturalmente polidisciplinare, del suo essere luogo dove operatività altissima, ricerca e formazione procedono affiancate”
[Fonte Ufficio Stampa Opificio delle Pietre Dure: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo e
Ufficio Promozione culturale Opificio delle Pietre Dure: Maria Emilia Masci]
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